FABIO LAURENZI: ‘IL REFERENDUM, UN VOTO STORICO CHE RAFFORZA IL NOSTRO LAVORO IN ITALIA E NEL MONDO’

All’indomani della clamorosa vittoria del Referendum, le dichiarazioni di Fabio Laurenzi, presidente COSPE, che commenta il risultato.

COSPE che da sempre si è schierato in Italia e nel mondo perchè l’acqua sia riconosciuta come diritto umano fondamentale e contro la privatizzazione della gestione della risorsa idrica, saluta con grande soddisfazione i risultati del Referendum dello scorso 12 e 13 giugno. Il messaggio è stato chiaro. L’Italia chiede che l?acqua sia e rimanga un bene comune. Un’affluenza record e quasi un plebiscito (95,3% e 95,8%) per il sì ai due quesiti referendari che abrogano le leggi sulla privatizzazione e sulla speculazione su un bene comune come l’acqua.

Un risultato di cui andiamo fieri anche come parte di quella società civile che ha contribuito negli ultimi anni al grande lavoro svolto dal Comitato italiano per il Contratto Mondiale per l’acqua e i Comitati italiani per il referendum, sostenendo la raccolta firme, organizzando eventi e dibattiti e soprattutto ribadendo con il nostro lavoro in tutto il mondo l’impegno a fianco di associazioni che si battono per il diritto all’acqua.
In questi anni sono stati molti i successi a livello internazionale: dal riconoscimento dell’ONU dell’acqua come diritto universale, alle tante campagne, a cui abbiamo aderito, come Portatori d’acqua e WATER a livello europeo che hanno mobilitato e responsabilizzato milioni di cittadini in tutta Europa, dall’organizzazione di carovane internazionali dell’acqua in America Latina e in altre parti del mondo, (la prossima sarà in Palestina a settembre) a questo referendum in Italia.

Ma di una cosa siamo certi, non possiamo abbassare la guardia. Questo momento deve rappresentare per le associazioni della società civile italiana un momento di partenza per continuare a fare pressione affinchè leggi più giuste vegano approvate, e perchè il volere popolare venga assunto dai legislatori. Inoltre forti di questo risultato non dobbiamo dimenticare tutte le sfide che nel mondo vengono portate avanti: in Africa saheliana, australe dove milioni di persone non hanno accesso all’acqua, in Mediorente e in America Latina dove ben 40 milioni di persone usufruiscono di una gestione idrica comunitaria (le Giunte dell?acqua) per cui chiedono sostegno e riconoscimento allo Stato opponendosi a multinazionali e a privati. Il loro impegno, come quello dei comitati italiani, è patrimonio globale ed è su questo livello che dobbiamo continuare a batterci.

Fabio Laurenzi – presidente COSPE

La campagna “EARTH4ALL – UNA TERRA PER TUTTI”: leggi l’impegno di COSPE per i beni comuni .