Forum Sociale Africano: obiettivo acqua

Il continente africano, già indebolito da molte crisi sociali ed economiche, da guerre e conflitti, sta sempre più facendo i conti con la cattiva gestione delle risorse idriche. I problemi legati all’acqua frenano lo sviluppo e attualmente comportano un taglio annuo del 5% del pil nazionale dei Paesi africani; inoltre, secondo un’inchiesta pubblica, svolta dall’ONG Water Aid nel 2012, l’incorretta o totale assenza di gestione dell’acqua è la principale causa di malattie, che a loro volta hanno comportato la morte di circa 400.000 bambini negli ultimi anni.

Ben coscienti di quale sia il quadro generale, diverse istituzioni statali africane hanno preso molti impegni a tutti i livelli, promettendo di realizzare, entro il 2015, l’accesso all’acqua potabile per tutti, rendendo così il diritto all’acqua un diritto reale; ma, malgrado gli sforzi realizzati in maniera discontinua, e, a meno di un anno da tale scadenza, è stato constatato che questi impegni non saranno rispettati. Ecco perché, nel quadro del prossimo Forum Sociale Africano, che si terrà in Senegal, a Dakar (ottobre 2014), è stato preso l’impegno di inserire questa tematica nell’agenda. Secondo gli organizzatori del Forum e le diverse organizzazioni che ne prenderanno parte, il Forum è un’opportunità preziosa per avere un grande confronto tra molteplici attori, al fine di elaborare una strategia continentale ed – al contempo – internazionale.

Il Senegal, paese che ospiterà il Forum, è uno tra i primi Paesi in termini di accesso all’acqua potabile, se si tiene conto delle statistiche ufficiali che individuano un tasso soddisfacente dell’88%. In numerosi Paesi africani, la situazione non è così differente da quella sopracitata, ma alcuni incidenti avvenuti nel corso del 2013, dimostrano chiaramente che queste percentuali non rispecchiano la realtà dei fatti, in quanto mettono da parte questioni come la sovranità e la governance nel settore dell’acqua e dell’igiene, che vanno indubbiamente ridiscusse a livello locale e globale.

L’Africa non può permettere di lasciare che tali crisi si aggiungano alle lotte quotidiane e alle difficoltà che si abbattono sul continente; non si può ignorare la crisi intorno al tema delle risorse idriche e relativo stato igienico perché questa ha conseguenze dirette ed immediate nella vita delle persone, in ambito di salute e mezzi di sussistenza e di produzione.

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