GOLPE IN ECUADOR

Manuel Chavarrea, coordinatore locale del progetto COSPE  “Chimborazo” per la ong ecuadorea CESA, ci manda la sua personale lettura del recente golpe in Ecuador. Vi proponiamo dunque la sua breve riflessione a caldo, uno sguardo interno e critico allo stesso tempo:

In Ecuador, proprio a cominciare dal Governo di Rafael Correa, ci sono stati molti cambiamenti. Quello che è successo lo scorso 30 settembre è la loro conseguenza, soprattutto per ciò che riguarda i tagli degli stipendi e dei premi per i componenti della Polizia e dell’Esercito. Il Governo ha ragione da questo punto di vista perchè esistono molti privilegi per gli Alti Comandi. Ma la cosa negativa di questa situazione è che durante le recenti proteste sono insorti i “bassi livelli” dell’esercito, le “truppe”, coloro cioè che sono colpiti di più da queste misure a causa della loro condizione lavorativa (in molti casi lavorano soprattutto nelle citt? di conflitto come Sucumb?os, Norte de Esmeraldas e alle frontiere del Paese).

Tuttavia, sebbene gli eventi delle manifestazioni del 30 settembre abbiano rotto i trattati costituzionali e democratici, dovrebbero far riflettere il presidente Rafael Correa visto che in molti dei casi richiesti dalla popolazione non sono riflessi dalle nuove leggi che l’Assemblea Costituente diretta dal presidente Correa, sta elaborando

per approfondimenti:
http://www.elpais.com/articulo/internacional/Correa/retoma/control/Ecuador/promete/depuracion/policia/elpepuint/20100930elpepuint_5/Tes

per conoscere i progetti COSPE in Ecuador http://www.cospe.it/cospe/old/schedaPaese.php?i=ai&pa=11&a=7