GRAVE ATTACCO ALLA CLINICA di HAMOON IN AFGHANISTAN. LA TESTIMONIANZA DI LATIFA

Brutte notizie dall’Afghanistan. Un terribile attacco nella provincia di Farah, dove COSPE lavora con OPAWC, ha ucciso oltre 60 persone, di cui la stragrande maggioranza civili, lasciando più di 100 feriti gravi, 300 feriti e molti lutti anche nel personale della clinica di Hamoon.

Abbiamo ricevuto una lettera su questi gravi fatti da Latifa Ahmad, Direttrice di OPAWC, l’Organizzazione per la Promozione delle capacità delle Donne Afghane con cui COSPE collabora dal 2008, dalla nascita ‘Centro per l’alfabetizzazione e la formazione professionale femminile’ di Kabul.

L'attacco è purtroppo una tragica conferma di quanto finora detto sul valore ed il rischio del lavoro delle associazioni di donne che sosteniamo in Afghanistan. Leggi maggiori informazioni sui progetti in Afghanistan e su come sostenere il lavoro che viene quotidianamente portato avanti.

Di seguito la testimonianza completa di Latifa.


Cari sostenitori di Hamoon, cari amici,
Spero che tutti voi stiate bene.

Vi scrivo perché c'è stato un terribile attacco nella provincia di Farah il 3 aprile che, iniziato la mattina presto, è finito solo dopo le 5:00. Otto insorti hanno attaccato le principali sedi del governo.

La Clinica di Hamoon non è situata molto lontano in quanto si trova nel quarto distretto, mentre gli
attacchi si sono verificati nei distretti 1, 2 e 3. Per puro caso tutto è andato bene alla Clinica.

Tra il personale della clinica: due dei miei parenti e lo zio del nostro amministratore sono stati uccisi, e la nostra Infermiera Nargis Abudul Rashid è stata ferita, rendendo necessario il suo trasferimento a Herat per le cure da parte dell’OPAWC.

È stato un duro attacco, che ha portato alla morte di 60 persone di cui 12 appartenenti al governo e tutti gli altri normali cittadini di Farah; oltre 100 persone, tutti civili, sono gravemente feriti e più di 300 sono stati feriti, ma in condizioni meno gravi.

Gli insorti vogliono impedirci di continuare a fare quello che stiamo facendo, ma non sanno che questo tipo di attacchi ci rendono ancora più determinati a portare avanti il nostro lavoro e a dedicarci, se possibile, con ancora maggiore impegno.

Mi dispiace raccontarvi di questo triste evento ma volevo mettervi a conoscenze delle condizioni in cui stiamo lavorando e lottando.

Cordiali Saluti

Latifa Ahmad, Direttrice di OPAWC
(Organizzazione per la Promozione delle capacità delle Donne Afghane)