IL FIUME RUBATO – OUED NAKHLA, NORD DEL MAROCCO – firma la petizione

In Marocco un fiume, fonte di vita per molte delle popolazioni locali, i terreni e gli animali sta per essere prosciugato a causa di un non meglio precisato progetto privato.

Da qualche tempo ? comparso un enorme serbatoio che raccoglie l’acqua e la distribuisce ai privati. Si tratta dell’ennesimo episodio di sfruttamento del territorio, privatizzazione di acque pubbliche, distruzione di un ecosistema. Molti cittadini marocchini e stranieri che vivono intorno al fiume hanno lanciato un appello in modo da poter fermare questo scempio. Uno dei tanti che vengono commessi in tutto il mondo in nome di interessi privati.

Invitiamo i cittadini di tutto il mondo a esprimere la loro solidarietà con questa petizione che COSPE, che lavora in Marocco fin dal 1998 e segue da vicino vicende come queste, ha già firmato:

“Siamo un gruppo di cittadini marocchini e stranieri che vivono tra Tangeri e Asilah. In particolare sulla costa atlantica nei villaggi di Dmina, Beni Moslem, Rohuna, Baniounien, Beni Melek, Cherqallel, Charrouah, Misghelf. Molti di noi posseggono alcuni terreni vicino a Oued Nakhla, un fiume che sfocia nell’oceano a tra Sidi Mgait e Sidi Bouqsibat.

Negli scorsi due anni abbiamo visti cittadini privati rubare sabbia dalle dune intorno alla foce del fiume. Negli ultimi giorni alcuni privati cittadini – che devono avere un progetto per quest’area anche se noi non sappiamo di che tipo sia – hanno messo una grande cisterna (21000 tonnellate) nelle vicinanze. In questo esatto momento stanno scavando l’alveo in cui intendono installare pompe che permetteranno loro di deviare preziosa acqua dolce e portarla al loro serbatoio.

Questi “attacchi” stanno causando la perdita della fonte di vita per alcuni di noi, per le nostre terre e i nostri animali. E gli ultimi chilometri del Nakhla Oued saranno prosciugati poichè le sue acque saranno utilizzate esclusivamente da privati. Tutto questo sta mandando in rovina un ecosistema in un modo che è inaccettabile per tutti noi, marocchini e stranieri che vivono qui, inoltre, sta distruggendo uno dei luoghi più belli delle coste del Marocco”.

Con questa lettera chiediamo a tutte le autorità a fermare rapidamente questo e per proteggerci da questa minaccia in modo da garantire che non a caso si verificherà.

Firma la petizione