LEGGE REGIONALE SULL’IMMIGRAZIONE

A proposito della della legge regionale sull’immigrazione e del dibattito mediatico tra il direttore del Corriere Fiorentino, Paolo Ermini e il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini all’indomani della prima discussione della legge in Consiglio regionale, lo scorso 20 maggio.

Un gruppo di cittadini, artisti, intellettuali, opertori di centri interculturali hanno scritto una lettera aperta al direttore che accusa la legge di ideologie e di “eccesso di garantismo umanitario”.

Di seguito il testo della lettera:

Gentile Direttore,
abbiamo seguito dalle colonne del giornale che dirige lo scambio sulla legge sull’immigrazione che la Regione Toscana sta per approvare. Vorremo intervenire nel dibattito per dire che non ? per “garantismo umanitario” che un insieme di persone (tra cui centinaia di giornalisti) ha ricordato che la parola ?clandestino? non esiste in natura – il rapporto tra essa e una condizione umana e giuridica non ? obbligatorio -, e che ogni volta che si adopera una parola c?? una quota di responsabilit? nella scelta di collegarla a una cosa, un concetto, una situazione.

Quando si dice ?badante?, ad esempio, forse non ci si rende conto che si sta usando un neologismo molto recente, che ha una precisa data di nascita e un intento comunicativo dispregiativo, cui non hanno aderito molte persone che hanno continuato a esprimersi come facevano prima di tale distorsione ercettiva e morale.

Molti di noi non hanno mai usato ?clandestino? perch? stigmatizzante e denigratorio, per indicare una persona priva di certi documenti. Altri, in genere pi? giovani, dopo averlo usato si ono resi conto di questo valore discriminatorio, e l?hanno abbandonato.

Non si tratta di un imbellettamento di facciata. Piuttosto, si tratta di denunciare la responsabilit? che ci si prende quanto si finge un?innocenza del tutto improbabile, con un finto cadere dalle nuvole: ?Ma come, non si deve pi? chiamare clandestino un clandestino??

La distinzione fra regolari e irregolari ? fittizia e imposta da leggi inadaguate e tutt’altro che innocenti. Oggi ? pressoch? impossibile entrare in Italia con le “procedure di legge”, che come noto non funzionano, tanto che in Italia si procede da anni e anni tramite ingressi e permanenze “irrregolari” e successive sanatorie, creando una situazione di precariet?, incertezza, discriminazione.

Oggi la distinzione fra regolari e cosiddetti clandestini ? usata per accostare questi ultimi alla criminalit? e quindi invocare la legalit? per discriminare gli stranieri in arrivo o residenti nel nostro paese.

Basterebbe regolarizzare chi vive e lavora in Italia e concedere un permesso per ricerca di lavoro a chi arriva nel nostro paese per eliminare di colpo i “clandestini” che tanto spaventano e che tanto giovano a certe campagne politiche e mediatiche. Ci aveva mai pensato?

Marina Veronesi, Centro interculturale Empolese-Valdelsa
Giuseppe Faso, Centro interculturale Empolese-Valdelsa
Viorica Nechifor – giornalista romena
Debora Lorenzi, Studentessa universitaria, Firenze
Sergio Bianchi, casa editrice DeriveApprodi, Roma
Tiziano Cini, Direttore ASEV, Empoli
Centro di Documentazione Carlo Giuliani (Settignano – Firenze)
Lorenzo Guadagnucci, Carlo Gubitosa, Beatrice Montini, Zenone Sovilla – Giornalisti contro il razzismo
Katia Raspollini – docente facilitatore linguistico Firenze
Anila Mu?o,mediatrice linguistico culturale, Pistoia
Sara Denevi – collaboratrice Anci Toscana
Barbara Romagnoli – giornalista, Roma
Daniele Barvieri – giornalista, Imola
Udo C. Enwereuzor – COSPE
Caterina Bertelli coordinatrice pedagogica del Centro linguistico interculturale Gandhi, Firenze
Delia Cosereanu – giornalista romena, Torino
Gabriella Giornelli, Pedagogista, Cesenatico
Piero Colacicchi, OsservAzione, Firenze
Gabriella Miseria Insegnante scuola primaria Empoli
Milagros Cespedes Guevara –
Presidente Associazione FASIM (Forum Assoc Sociale Intercultura e Mediazione) PROVINCIA MASSA-CARRARA
Hamid Barole Abdu, poeta e scrittore, Modena
Maurizio Mazzocchi, dirigente Lega Cooperative, Pistoia
Paolo Buffoni – consigliere dell’associazione Todo Cambia, Milano
Mimina De Donatis, insegnante, Montespertoli (FI)
Piera Pareti – casalinga artista tuttofare – Coazze (To)
Santino Spinali – dipendente statale – Coazze (To)
Emanuele Magliano – cameriere (saltuario-quasi sempre in nero)
Alan Pona, facilitatore linguistico, Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira, Firenze.
Udo C. Enwereuzor – COSPE – Firenze
Eugenio Simoncini, Dottorando di Ricerca in Chimica, Castelfiorentino
Stefania de Majo, Archeologa, Pisa
Valerio Simoncini, Laureato in Scienze Faunistiche, Castelfiorentino
Orlando Simoncini, Artigiano, Castelfiorentino
Chiara De Ceglia, Pensionata, Castelfiorentino
Eugenia Foddai – Casalinga, Brescia
Tiberio Tanzini, Dipendente comunale, Empoli
Sarina Aletta. attrice, regista, scrittrice. Roma
Elisa Gori, Centro Interculturale Empolese-Valdelsa
la redazione al completo de l’Altracitta’. – giornale della periferia, Firenze
Sergio Marzocchi, presidente Arci Empolese Valdelsa
Laura Albano Impiegata Firenze
Anna Rota Impiegata Milano
Luciano Scagliotti – ENAR European Network Against Racism
Maria Omodeo, Consulente Ong – giornalista pubblicista, Firenze
Sandro Margara, presidente, Fondazione Giovanni Michelucci di Fiesole
Giovanna Lucchesi, docente di lingue comunitarie, Pistoia
Milena Fidanzi – Impiegata, Follonica
Alberto Tassinari, ricercatore Ires Toscana, Firenze
samira karoui, Presidente associazione donne immigrate, Livorno
Maria Immacolata Macioti, Sapienza Universit? di Roma.
Patrizia, Lotti, ricercatrice, Ansas exIndire, Firenze
Luca Bravi, ricercatore, Universit? di Firenze
Adriano Prosperi, docente Scuola Normale Superiore, Pisa
Giulia Cerrone, insegnante in pensione, S. Casciano in Val di pesa
Federico Oliveri, docente, Universit? di Pisa
Marisa Cerchiaro, Insegnante facilitatore italiano L2, Bolzano
Grazia Naletto, Lunaria, Roma
Sara Palli, studentessa di scienze per la pace, Lucca
Carlo Toniolo, libraio, Milano
Milena Tzeggai, mediatrice interculturale, Firenze
Walter Peruzzi, dir. Di Guerre&Pace, Milano
Rosa Barone Assistente Sociale Castelfiorentino