NAMIBE: IL MONDIALE DI HOCKEY NELLA CITTÀ ANGOLANA

Il prossimo mondiale di hockey su pista si giocherà in Angola. La partita inaugurale Angola-Sudafrica è prevista per il 20 settembre, ma l’evento ha già fatto parlare di sé. Questo mondiale sarà infatti il primo disputato nel continente africano.

Il governo angolano e il comitato organizzatore hanno investito ingenti somme per impianti, infrastrutture e promozione. Investimenti che non dovrebbero andare a beneficio solo dell’evento sportivo, ma che mirano a rilanciare il paese.

Il mondiale si disputerà in due sedi: la capitale Luanda e Namibe, distanti tra loro quasi mille chilometri. Proprio Namibe sarà la sede del gruppo D di cui fa parte anche la nazionale italiana.

E proprio nella regione di Namibe COSPE lavora dal 2008, in un territorio segnato da 30 anni di guerra civile, che ha subito per decenni uno sfruttamento sconsiderato, con un progetto per interrompere la deforestazione e la produzione di carbone.

Qui di seguito un articolo sul Mondiale, sull'Angola e sui progetti COSPE, scritto da Alberto Maria Rigon, rappresentante COSPE Angola
e Silvano Motto, COSPE.

Hockey in Angola: un mondiale africano, per un futuro africano.

Il primo mondiale africano di hockey su pista è alle porte. Mancano pochi giorni alla partita inaugurale, fra Angola e Sud Africa. L’Angola ha investito circa 100 milioni di euro in questo evento e non ha perso occasione per pubblicizzarlo. L’aspettativa è altissima e l’occasione è ottima per rilanciare l’immagine del paese.

Namibe è la città che ospiterà l’Italia, e tutte le partite del gruppo D di cui la nostra nazionale fa parte. E’ situata nel profondo sud del paese, al centro di una regione desertica e in buona parte selvaggia, ricca di bellezze naturali e ancora abitata da popoli semi-nomadi, testimonianza di un’Africa sempre più difficile da incontrare. E’ stata per secoli, Namibe, il terzo porto dell’Angola, durante il periodo del commercio degli schiavi e della colonia, di cui ancora conserva traccia nella sua struttura urbana, nelle sue vecchie case e nella fortificazione che domina la baia. Il mondiale di hockey è stato per Namibe l’occasione per un grande restyling: è stato costruito il Pavilhao Arena Weliwítschia Mirabilis (3.000 posti a sedere), è stato ampliato l’ aeroporto Yuri Gagarin, costruiti il nuovo hotel Infortur (che ospiterà le squadre e gli arbitri del torneo) e la nuova sede del Governo Provinciale..

COSPE ha una lunga storia in Angola, dove è presente dal 1992 al fianco delle popolazioni colpite dal conflitto, terminato nel 2002. La sua sede oggi è proprio a Namibe, ed in questa ed in altre regioni del paese è oggi impegnato con progetti di salvaguardia delle foreste costiere. COSPE lavora a fianco delle comunità locali che della foresta vivono, e che oggi vedono minacciata la loro fonte di vita da uno sviluppo ancora poco rispettoso degli equilibri ambientali e poco attento ai bisogni dei più poveri.

L’Angola è infatti considerata la prima delle cosiddette ''tigri africane'' per i ritmi altissimi di crescita del suo Prodotto Interno Lordo ed ha investito molto di quanto ricava da petrolio e diamanti in infrastrutture, ma ancora troppo poco nella salvaguardia dell’ambiente, e nel miglioramento delle condizioni di vita delle comunità dell’interno. Il mondiale di hockey su pista offre al paese l’occasione di mostrare le proprie capacità organizzative, ma anche un patrimonio naturale e culturale unico, da preservare e valorizzare come base per uno sviluppo più equo e sostenibile. E’ anche occasione per aprirsi al turismo, oggi limitato per gli adempimenti burocratici necessari per ottenere il visto d’entrata, e per la limitazione delle infrastrutture e dei servizi.

A Namibe come a Luanda si sta dando prova di ottime capacità di organizzazione e re-styling, per un mondiale che rappresenta per il paese un‘importante finestra sul mondo. L’occasione è importante, e noi tutti ci auguriamo che venga colta fino in fondo, non solo come operazione di immagine, ma come stimolo a ripensare il proprio futuro di grande paese africano. Ci auguriamo, insieme, un grande campionato per la nostra nazionale, di cui saremo i primi supporter nel nuovo stadio di Namibe.