OLTRE IL CONFINE TRA NORD E SUD – In ricordo di Luciana Sassatelli

di Severino Saccardi
(Articolo tratto dal Nuovo Corriere di Firenze)

C’è stato un momento in cui la presa di coscienza della contraddizione tra Nord e Sud del mondo ha fatto un balzo in avanti. All’inizio degli anni ’80. Col Rapporto Nord-Sud di Willy Brandt e con la Conferenza di Cancun. Sorsero tanti organismi per la cooperazione internazionale. A Firenze e a Bologna nacque il COSPE (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti). Tra i fondatori vi era una giovane emiliana: Luciana Sassatelli. Era stata educatrice d’infanzia ma voleva cambiare vita e contribuire a migliorare quella degli altri.

Fiorentina d’adozione e “donna del mondo”, Luciana si dedicò a realizzare progetti. In ogni parte del mondo e, soprattutto, in Africa. Lavorava anche all??educazione allo sviluppo?. Nacque da una sua intuizione il volume “Prodotti del Sud, Consumi del Nord” (a cura di Daviddi, De Lorenzi, Lisi). Non era animata da un terzomondismo ideologico. Parlava di “ripensare la cooperazione” per porla su basi scambievoli di “partenariato” fra i soggetti che ne sono partecipi.

Credeva nel dialogo tra culture. Ma era consapevole delle contraddizioni interne alle diverse società. Fu tra i fondatori, con Giuliana Sgrena, del Comitato Italiano di solidarietà con l’Algeria (Cisa) quando i fondamentalisti vi iniziarono la mattanza di islamici “laici” e tolleranti. Di Algeria scrisse anche su “Testimonianze”.

Ci vedemmo a cena, quindici anni fa, prima della sua ennesima partenza per l?Africa. Luciana era stanca. Forse voleva di nuovo cambiare vita. Non ebbe il tempo. Morì in un incidente d’auto in Niger. Alla cerimonia di addio al suo paese natale, Castel S. Pietro, in un torrido giorno ?africano? del Luglio 1994, risuonarono le parole del Vangelo: “Avevo fame e mi avete dato da mangiare..“. Non poteva esserci modo migliore per illustrare il suo “laico” percorso di impegno civile.

Esperienze come quelle di Luciana potrebbero far da riferimento ai giovani degli anni duemila in cerca di un senso nuovo da dare all’esistenza.