Palestina: l’empowerment delle donne nei media

Donne e media in Palestina

Lo scorso 9 dicembre si è svolta in Palestina una tavola rotonda dedicata al ruolo delle donne nei media. PYU ( Palestinian Youth Union ), il partner palestinese COSPE, ha  infatti iniziato un percorso finalizzato al rafforzamento del ruolo delle donne nei media con una campagna di sensibilizzazione all’interno del progetto Med Net, portato avanti da Pyu in partnership con COSPE e finanziato dall’Unione Europea .

All’incontro nella sede PYU di Ramallah hanno partecipato rappresentanti della società civile, il sindacato dei giornalisti palestinesi, il Ministero delle Pari opportunità e diversi giornalisti.

Muharram Barghouthi ( direttore generale PYU ) ha accolto i partecipanti sottolineando l’importanza di un tema come quello dell’emancipazione delle donne, e dell’obiettivo di rafforzare il ruolo delle donne nei media palestinesi in modo che possano lavorare liberamente in condizioni professionali idonee e per fornire alle donne tutti gli standard dei diritti di libera espressione .

All’interno del dibattito, Ola Adawi ( coordinatrice di MED – NET ) che si occupa di diritti umani e democrazia attraverso il rafforzamento del rapporto tra società civile e media, ha proposto di lanciare una campagna di empowerment delle donne nei media, aprendo poi la tavola rotonda e indirizzando la discussione partecipata sulla necessità di promuovere le giornaliste e aiutarle a entrare nel mercato del lavoro e pretendere che abbiano gli stessi diritti degli uomini.

Poi Nahed Abu Taima, coordinatrice dell’unità di genere alla Birzeit University, ha presentato i risultati del suo studio sui fattori che influenzano l’occupazione e le prestazioni delle giornaliste palestinesi in associazioni di media, uno studio portato avanti attraverso la prospettiva di genere in Palestina. Lo studio e le tariffe che ne sono emerse hanno sottolineato l’importanza dei corsi di formazione delle donne laureate nel campo dei media per allineare in modo positivo le loro competenze con le necessità imposte dal mercato.

Subito dopo la presentazione dello studio la discussione si è aperta ai commenti di tutti i partecipanti che hanno condiviso le loro idee e sottolineato la necessità di sostenere le giornaliste  integrandole nel mercato con eque ed adeguate condizioni lavorative.

La raccomandazione più importante della tavola rotonda è stata quella di consentire alle giornaliste laureate nel settore dei media di entrare attraverso corsi di formazione pratica ( editing , montaggio e fotografia) in modo da modificare i criteri per la scelta delle annunciatrici, concentrandosi più sulle loro qualifiche che sul loro aspetto.

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