Mettiamo fine alla terza guerra in 5 anni su Gaza!

WAC-MAAN, sindacato israeliano e partner COSPE, invita il governo israeliano a fermare l’attacco su Gaza, proponendo come unica alternativa accettabile un accordo politico basato sulla soluzione dei due Stati.

WAC-MAAN fa appello ai sindacati e ai pacifisti di tutto il mondo per avviare iniziative e una pressione dei propri governi per chiedere la fine della guerra di Israele contro la popolazione palestinese.

L’escalation militare a Gaza, dove i civili vengono uccisi e le case distrutte, mentre i razzi di Hamas turbano le vite degli israeliani, è un diretto risultato della politica aggressiva e anti-pacifista portata avanti dal governo Netanyahu-Bennet-Lieberman.

Il tentativo di ottenere la resa palestinese attraverso il bombardamento di obbiettivi civili è criminale, spericolata e porta disastri. Questo è il terzo atto in cinque anni, ed è già chiaro che quando sarà concluso, le due parti ritorneranno precisamente allo stesso punto del dicembre 2008-gennaio 2009, e del novembre 2012. I palestinesi sopportano di nuovo la distruzione degli edifici e delle infrastrutture, con più di un centinaio di morti (ad oggi 267, ndr) e molte migliaia di feriti, mentre milioni di civili israeliani sono esposti ai razzi.

WAC-MAAN, il sindacato che mette insieme migliaia di arabi ed ebrei in Israele, intima un immediato cessate il fuoco e una ripresa dei negoziati di pace, basata su un ritiro israeliano fino ai confini del 1967 e sulla nascita di una Stato palestinese indipendente.

E’ stato il governo Netanyahu che ha rotto il quadro dei negoziati sponsorizzati dal governo statunitense, e ha avviato una ondata di costruzione di colonie. Dopo si è scagliato contro il governo di unità Fatah-Hamas, un passo che equivale ad una palese interferenza negli affari interni palestinesi. Lo stallo diplomatico, e il fallimento del completamento del quarto passaggio del rilascio dei prigionieri palestinesi, ha costituito la base del rapimento dei tre giovani israeliani. In risposta, Netanyahu ha proclamato una guerra totale contro Hamas, quindi contro il governo di unità  palestinese.

Il passo successivo si è verificato quando la posizione estremista di Netanyahu, in linea con le richieste di vendetta da parte di alcuni membri del governo, ha incitato gli estremisti di destra ebrei a rapire un ragazzo palestinese di 16 anni, Muhammad Abu Khdeir, e a bruciarlo vivo. Quando il governo ha cercato di sfuggire ad ogni responsabilità per questo orrore, le strade palestinesi sono esplose. I dimostranti sono scesi in strada a Gerusalemme e nelle città arabe di Israele.

L’escalation attuale include i bombardamenti israeliani di Gaza e il lancio di razzi contro gli obiettivi civili in Israele da parte di Hamas e altri gruppi […]. Questa è una guerra criminale. La maggior parte delle vittime è composta da civili, molti di loro bambini.

In mezzo a questi eventi, non dobbiamo dimenticare i fatti che hanno condotto alla guerra. Dopo il rapimento dei giovani, il governo israeliano ha lanciato una offensiva totale contro Hamas nella Cisgiordania, ha rotto i patti riarrestando più di 50 membri di Hamas che erano stati liberati secondo l’ “accordo Shalit” del 2011 e ha fatto di tutto per sventare la riconciliazione Hamas-Fatah. Netahnyahu, in breve, ha trascinato Hamas in una resa dei conti. Date queste provocazioni, il governo israeliano si è assunto l’ultima responsabilità per ogni goccia di sangue che è caduta e cadrà ancora in tale conflitto.

WAC-MAAN si unisce a molti altri, sia in Israele che fuori, nel richiedere ad entrambe le parti in conflitto la ricerca di un cessate il fuoco. L’unica alternativa accettabile è un accordo politico, sui principi che sono inseriti nelle vecchie risoluzioni dell’ONU e che sono stati concordati dall’intera comunità internazionale.

Quelli che pagano il prezzo della guerra attuale sono i lavoratori di entrambi i lati. Noi facciamo appello ai sindacati e ai pacifisti di tutto il mondo per avviare attività e una pressione verso i loro governi per chiedere la fine della guerra israeliana contro la popolazione palestinese.

No ad una guerra che perpetua l’occupazione! Si alle trattative di pace sulla base di una soluzione che contempli due Stati!”

WAC-MAAN – www.wac-maan.org

[ “Peace in Palestine” – immagine di Gianluca Costantini ]

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