Referendum, ambiente e energie rinnovabili

Sempre più persone prestano attenzione all’ecologia, scegliendo stili di vita sostenibili orientati al rispetto per l’ambiente e le sue risorse, sempre più persone si preoccupano degli effetti che l’inquinamento ha sul nostro pianeta, e vogliono agire in prima persona per fermarli.Qualcosa sta, lentamente, cambiando? Forse, ma questa consapevolezza dev’essere passare dalle persone alle istituzioni perché il cambiamento avvenga davvero: non basta solo sostenere stili di vita più equi e sostenibili, bisogna andare verso alternative ecologiche, in primis favorendo le energie rinnovabili ai combustibili fossili. Solo in questo modo è possibile sviluppare un’economia rispettosa delle persone, dell’ambiente, che non danneggi le risorse naturali.

Per questo COSPE si è unito alla campagna #NoTriv in avvicinamento al referendum del 17 aprile prossimo,  per sostenere le ragioni del mare e delle risorse naturali. In molti, hanno risposto positivamente alla nostra campagna, contribuendo a diffondere l’importanza di andare a votare, e di votare bene.

COSPE, da sempre è schierato a favore dell’ambiente, è infatti nelCoordinamento nazionale #Notriv, e si impegna a sostenere con i propri progetti tecnologie che rispettano la natura, che diffondono buone pratiche e che contrastano gli effetti dei cambiamenti climatici:i progetti di COSPE sono improntati a una concezione del mondo con una visione agro-ecologica della sovranità alimentare, dove lo sviluppo non è legato ad un modello puramente di profitto ma ad attività sostenibili generatrici di reddito (eco-turismo, commercio equo di prodotti locali), e dov’è essenziale ridurre l’impatto delle attività umane sugli ecosistemi; inoltre i progetti di COSPE promuovono la tutela dei diritti delle comunità locali nella gestione delle risorse.

In coerenza con questo percorso nei progetti, COSPE ha deciso di impegnarsi per essere esso stesso sostenibile, dedicandosi al calcolo della sua carbon footprint per redigere nel corso di quest’anno un piano di riduzione delle emissioni diventando la prima ong a misurare la propria impronta ecologica e a ridurla.

Votare “Sì”, per COSPE, significa innanzi tutto impegnarsi per un cambiamento di rotta verso un futuro più sostenibile, significa chiedere un’inversione di rotta al governo, sostenendo un’energia pulita. Fermare ulteriori concessioni alle trivelle è un primo decisivo segnale per andare verso un futuro senza combustibili fossili, per mantenere il riscaldamento del pianeta sotto 1 grado e mezzo, come promesso a Parigi da noi e da altri 193 Paesi.