Sabir Fest e Sabir Maydan: cittadinanza mediterranea in costruzione

Ottantotto autori, 140 ospiti da tutto il Mediterraneo, 53 case editrici presenti, 5000 visitatori: questi i numeri della seconda edizione, appena conclusasi, del “SABIRFEST cultura e cittadinanza mediterranea” che si è svolta nel centro storico di Messina. Luoghi come il Monte di Pietà, la Sala Laudamo, il Teatro Vittorio Emanuele, il Palacultura e la Chiesa di S. Tommaso il Vecchio – dove si sono svolti il forum e i dialoghi sulla cittadinanza mediterranea di SABIRMAYDAN, a cura di COSPE, hanno ripreso nuova vita grazie alla manifestazione.

Dieci dialoghi, 38 ospiti da tutto il Mediterraneo per parlare di libertà di espressione, di diritti delle donne e di donne attiviste, dell’islam politico e dei rapporti tra movimenti sociali e potere, alla luce degli sviluppi post rivoluzioni arabe. Ma anche economia sociale come alternativa e la sfida delle migrazioni. Questi i temi che sono stati discussi e approfonditi dagli attivisti presenti a Messina insieme a un folto pubblico che ha partecipato agli eventi che si sono svolti nella chiesa di S. Tommaso il Vecchio.

Un SABIRMAYDAN di particolare significato perché negli stessi giorni del forum il Mediterraneo è stato protagonista di due episodi di grande rilievo: da un lato l’assegnazione del premio Nobel per al pace al “Quartetto per il dialogo nazionale” tunisino, un riconoscimento e un sostegno alla società civile che dopo la rivoluzione del 2011 sta portando avanti, sebbene con fatica, un processo di democratizzazione nel paese, e dall’altro il terribile attentato di Ankara che, ancora una volta, sconvolge i fragili equilibri della Turchia e di tutto il Mediterraneo. Di tutto questo si è discusso a SABIRMAYDAN, tentando di riportare al centro un progetto vero e concreto di cittadinanza mediterranea: fatto di valori e obiettivi comuni. Mai necessaria come oggi. Il valore politico e sociale oltre che culturale dell’intera manifestazione è stato inoltre ribadita dalla dedica del festival a quattro figure fondamentali per il Mediterraneo Padre Paolo Dall’Oglio, Wafaa Charaf, Alaa Abd El Fattah, Alexander Langer.

Da segnalare infine anche l’apporto e il sostegno organizzativo della squadra dei giovani volontari, i sabirici, composta da 164 tra ragazzi e ragazze provenienti dalle scuole cittadine e dagli atenei di diverse città italiane. Tra le novità che i sabirici hanno introdotto in queste quattro giornate Sabirica, rivista ufficiale di SABIRFEST, scaricabile gratuitamente dal sito www.sabirfest.it.

 

 

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