SOS Mediterranee: altre 236 persone salvate

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È arrivata e ripartita da Taranto la nave Acquarius di SOS Mediterranee dopo aver compiuto la ventunesima operazione con 236 migranti soccorsi in due distinte operazioni di salvataggio a largo della costa libica. Dopo il drammatico sbarco nel porto di Trapani di 209 migranti superstiti e 22 cadaveri, di cui 21 donne, Aquarius aveva ripreso posizione nell’area SAR che copre lo specchio di mare tra Tripoli e Khoms. Area particolarmente pericolosa per i migranti assiepati su imbarcazioni precarie, perché distante dai porti di partenza più frequentati e dal dispositivo di soccorso più congruo dispiegato tra la costa libica a nord di al Zwara e le piattaforme petrolifere con il loro traffico mercantile circostante. La stessa area dove sono stati soccorsi i due gommoni dai quali sono stati recuperati i cadaveri sbarcati il 22 luglio scorso nel porto di Trapani.

La prima operazione di soccorso è avvenuta alle 08:00 di venerdì 29 luglio. Un gommone assiepato di persone a circa trenta miglia nord-ovest di Khoms. Nessun problema per la squadra SAR di SOS Mediterranee che ha preso a bordo 138 persone tra cui 40 donne e 19 minori. Costante la preoccupante statistica circa i minori non accompagnati: 17 su 19.

Alle 15:00 dello stesso giorno, nave Aquarius ha raggiunto la nave della marina militare statunitense “Carney” che nel frattempo monitorava le condizioni di un secondo gommone carico di persone oltre ogni limite. I soccorritori di SOS Mediterranee hanno trasbordato 98 persone su nave Aquarius. A bordo del natante vi era una sola donna. I minori erano 23, di cui 21 non accompagnati.

Tra i soccorsi della prima imbarcazione c’era anche un uomo con una frattura ad un braccio al quale l’equipe di Medici Senza Frontiere, partner di SOS Mediterranee a bordo di nave Aquarius, ha prestato immediate cure. L’uomo ha dichiarato d’essere stato violentemente percosso, con i calci dei fucili, da polizia libica che avrebbe fatto irruzione nel locale in cui dormiva prima dell’imbarco.

A bordo della nave da soccorso di SOS Mediterranee all’arrivo nel porto di Trapani si trovavano attualmente 236 migranti, tra i quali 41 donne e 42 minori. Tra le principali nazionalità d’origine la Nigeria, con 79 persone, seguita dal Ghana con 47 e in quota minore Bangladesh, Eritrea, Gambia e Senegal.

 

La nave, che in 21 operazioni ha salvato oltre 4000 persone, è sostenuta dall’associazione “SOS Mediterranee Italia” che vede tra i fondatori e promotori anche COSPE, che ne seguirà le attività giorno dopo giorno, direttamente collegata con il personale di bordo.

“SOS Mediterranee” è un’associazione umanitaria indipendente, per il soccorso in mare. Nata in Germania nel 2015 per impulso di un ex ammiraglio di marina, Klaus Vogel e in collaborazione con Medecins du monde, l’associazione ha l’obiettivo di mettere in mare una nave che possa affiancare le operazioni di soccorso e salvataggio dei migranti nel Mediterraneo.

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