#StopTTIP: COSPE sostiene la mobilitazione globale

 Il 18 Aprile è una grande opportunità per la società civile mondiale di ritrovare un cammino comune nella difesa dei diritti e contro i privilegi dei gruppi di interesse economico. Centinaia di migliaia di persone in centinaia di iniziative in tutto il mondo diranno “No” al TTIP, l’Accordo Transatlantico di liberalizzazione commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea in via di negoziato da quasi due anni. Un accordo di nuova generazione, che prevede non tanto l’abbattimento dei dazi ma i cosiddetti “mutuo riconoscimento” e “armonizzazione” delle normative e degli standard, con un obiettivo rischio di corsa verso il basso delle tutele in campo ambientale, sociale, sanitario, di sicurezza alimentare. Nonostante una comunicazione parziale da parte della Commissione Europea e del Governo italiano, affiancata da un processo negoziale sottotraccia che sta venendo alla luce del sole grazie alla pressione delle tante campagne Stop TTIP che in tutta Europa e negli Stati Uniti si sono mobilitate, le effettive conseguenze della conclusione del trattato sono contraddittorie, al punto che diverse Commissioni del Parlamento Europeo, non ultima quella Ambiente (DG Envi), hanno votato risoluzioni che chiedono di escludere dal negoziato i servizi pubblici, la liberalizzazione degli Ogm, l’abbassamento degli standard sulla chimica e diverse altre questioni dirimenti, tra cui l’arbitrato internazionale (ISDS) che permetterebbe alle imprese di denunciare gli stati e gli enti locali in caso di decisioni votate che possono, anche in teoria, mettere in discussione le aspettative di profitto degli investitori.

L’impatto sull’agricoltura europea potrebbe essere pesante, con migliaia di piccole imprese buttate sul lastrico a causa di un aumento delle importazioni di prodotti alimentari a basso costo, così come il rischio che per un fenomeno di riorientamento dei flussi commerciali, gli scambi tra i Paesi europei crollino con punte del -40%, impattando pesantemente sull’economia e la domanda interna europee.

Un fenomeno simile accadrebbe nei Paesi a noi vicini, in cui come COSPE siamo impegnati da anni con i nostri Partner per costruire assieme una società più giusta e sostenibile: Tunisia, Marocco, Palestina, ma anche i Paesi dell’Africa subsahariana risentiranno pesantemente di un trattato che rafforzerà l’asse Stati Uniti – Europa, privilegiando grandi imprese e grandi interessi e lasciando indietro altre aree del mondo e i ceti sociali meno privilegiati.

Per questo come COSPE abbiamo scelto di sostenere la Campagna Stop TTIP Italia, e invitiamo tutt* a partecipare alla grande mobilitazione mondiale contro il TTIP, programmata per sabato 18 aprile.

 

Su http://stop-ttip-italia.net è possibile trovare informazioni sulle varie iniziative organizzate in Italia (più di 40), sulla raccolta firme Stop TTIP che ormai ha raggiunto il milione e settecentomila aderenti e molti documenti di approfondimento sul tema.

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