TUNISIA: AGGIORNAMENTI DA JENDOUBA

Riceviamo e pubblichiamo le ultime notizie da Jendouba (la città di origine di Choukri Belaid) da Lorena Di Clemente, cooperante COSPE in Tunisia.

‘Sono appena rientrata e non so se potrà ancora uscire data la situazione– scrive Lorena- Stamattina, nonostante la pioggia battente, c’è stata un’altra manifestazione di fronte al governatorato‘.

Il sit-in dei giovani manifestanti continua, e loro stessi affermano che non se andranno fino a che non vedranno governatore e primo delegato uscire dal palazzo, presidiato dai militari. Sull’attuale governatore le voci sono discordanti, ma da sempre nel palazzo governativo si denuncia un riciclaggio di esponenti dell’RDC, partito dell’ex dittatore Ben Ali.

‘Le rivendicazioni dei giovani, tuttavia, vanno oltre il contesto locale- continua Lorena- e sono solidali con i movimenti che a Tunisi chiedono lo scioglimento dell’Assemblea Costituente e che vedono quello attuale come un momento in continuità con il movimento rivoluzionario cominciato nell’autunno 2010‘.

I militanti di differenti partiti politici, intanto, hanno organizzato due autobus che partiranno domattina alla volta di Tunisi per partecipare ai funerali di Choukri Belaid nella capitale. ‘Qualunco però- sottolinea Lorena- pensa che sarebbe meglio non lasciare Jendouba e tenere vivo il sit-in davanti al governatorato per manifestare il dissenso e l’indignazione per questo atroce attentato qui in loco‘.

Nella notte ci sono stati anche dei tentativi di attacco alla sede di Tunisie Telecom affinchè il direttore generale (esponente di Ennahada) venga rimosso. Nella vicina cittadina di Bousalem anche un posto di polizia è stato attaccato e dato alle fiamme.

La citt? intera ? in subbuglio: molti negozi sono chiusi e anche il mercato era semi-deserto oggi. ‘Verso le 12 sono stata testimone del saccheggio a un negozio di elettrodomestici– ci scrive la cooperante- Ho notato dei ragazzi dai 10 ai 20 anni che cominciavano ad aggirarsi in modo sospetto in una delle piccole vie del centro di Jendouba, hanno cominciato a coprirsi il volto e, in un lampo, lo scatto, al quale mi è sembrato si unissero dei passanti che lì per lì hanno approfittato dell’occasione’.

‘Sono entrati nel negozio e dopo pochi secondi una ventina di persone schizzavano via imbracciando vari prodotti, tra i quali un gran numero di televisori al plasma. La notizia è arrivata in batter d’occhio alle orecchie di altri commercianti che via via hanno chiuso i battenti. In mezz’ora tutti gli esercizi commerciali del centro di ogni tipo erano chiusi e la gente, non abituata a questo clima incerto, è rimasta a casa‘.