UNA RETE DI COOPERAZIONE FRA TOSCANA E MEDITERRANEO

Vannino Chiti: ‘Cooperazione economica e cooperazione allo sviluppo insieme per la crescita del sistema imprese toscano e dei paesi del Mediterraneo’.

‘L’Italia, e in particolare la Toscana, hanno una posizione privilegiata nell’ambito dei rapporti con il Mediterraneo e devono essere in grado di colmare anche i deficit dell’Unione Europea che in questo periodo di transizione non riesce a rispondere adeguatamente alle sfide in corso’. A partire da questa considerazione il vicepresidente del Senato Vannino Chiti è intervenuto alla Tavola rotonda che si è svolta lunedì 28 maggio presso i locali di Artigiancredito di Firenze, dal titolo ‘ Una Rete Toscana – Mediterraneo’ sostenendo favorevolmente la proposta di COSPE e CNA Toscana per una collaborazione tra cooperazione economica e cooperazione allo sviluppo come sfida per la crescita del sistema imprese toscano e dei paesi del Mediterraneo.
‘Una strada – è stato sottolineato anche dal presidente della CNA Valter Tamburini- per aiutare le pmi toscane a conquistare nuovi mercati e contemporaneamente favorire lo sviluppo di questi Paesi’. ‘Una sfida – ha continuato – che dobbiamo affrontare insieme alle istituzioni’. La proposta che CNA Toscana e COSPE, sulla quale è stato chiesto il sostegno alle istituzioni, è infatti quella di creare una rete Toscana–Mediterraneo, internazionalizzare attraverso la cooperazione economica, l’interazione tra territori, con attenzione alla coesione sociale, a coniugare lo sviluppo economico allo sviluppo umano e gli obiettivi propri della cooperazione internazionale (lotta alla povertà, sviluppo sostenibili, obiettivi del millennio).

CNA Toscana ha le competenze per accompagnare le imprese, COSPE, la ong toscana più attiva nella cooperazione allo sviluppo di questi Paesi ha uffici con personale italiano addetto al coordinamento e alle relazioni istituzionali (dai governi nazionali e locali, alle agenzie di sviluppo fino alle ambasciate e consolati), ha presidi stabili, conoscenza e relazioni con il tessuto economico e sociale di questi territori dove lavora da oltre vent’anni con programmi di sulla salvaguardia dei diritti economici, anche attraverso la realizzazione di progetti di promozione della nascita e dello sviluppo di impresa, favorendo l’interazione tra impresa e territorio anche in ottica di responsabilità sociale delle imprese e delle organizzazioni.

‘Gli attori della cooperazione e quelli delle pmi toscane possono unire alla rete delle relazioni e alla conoscenza del territorio consolidate negli anni dei primi e il know how e la professionalità dei secondi’ ha detto infatti Fabio Laurenzi, Presidente di COSPE, che ha anche sottolineato il valore della cooperazione allo sviluppo nei processi economici oltre che sociali dei paesi dove opera e la necessità di un maggiore valorizzazione degli strumenti di coordinamento previsti dalla Regione Toscana come il Nuovo Piano Integrato delle Attività Internazionali o la cabina di regia del Mediterraneo. A queste sollecitazioni ha risposto positivamente Gianfranco Simoncini, assessore regionale alle attività produttive che ha sottolineato anche la necessità di una politica centrale nazionale più forte in favore della piccola e media imprenditoria insieme ai fondi per l’internazionalizzazione che la Regione Toscana mette a disposizione per le imprese della regione.

Alla fine della tavola rotonda tutti, compresi imprenditori presenti Gherardo Gherardi (GG macchine costruzione macchine per packaging) e Argeo Bartolomei, Argos Engineering (progettazione meccanica industriale e ferrotranviaria), sono stati concordi nel ritenere necessaria una strada comune per rispondere alle difficili sfide in atto per il tessuto socio economico toscano e alla crisi dell’attuale modello di sviluppo. Crisi determinata dal calo di domanda interna, dalla concorrenza internazionale e dalla crescente complessità del mercato globale che istituzioni, imprese e cooperazione toscane possono affrontare insieme nel Mediterraneo.