VERSO UN’ALTRA EUROPA: IL RAPPORTO DEL MOVIMENTO EUROPEO PER L’ACQUA

“Sosteniamo il riconoscimento dell’acqua come un bene comune e un diritto umano universale fondamentale, tenendo in considerazione la salute degli ecosistemi nell’ambito del più ampio spettro del movimento ecologista. Siamo uniti contro la privatizzazione e la mercificazione di questa risorsa vitale, e ci battiamo per una gestione pubblica e comunitaria dell’acqua, imperniata sulla partecipazione democratica dei cittadini e dei lavoratori”.
  Nel contesto di Firenze 10+10, l’Assemblea del Movimento Europeo dell’Acqua si apre con un rinnovato appello alla convergenza che connetta le vertenze locali al più ampio movimento ambientalista, alla lotta per i diritti umani, alla proposta dei commons come paradigma per sconfiggere l’austerità. A un anno dall’assemblea costitutiva di Napoli del dicembre scorso, e passando per l’appuntamento globale del Forum Alternativo Mondiale dell’Acqua di Marsiglia di marzo (a cui anche COSPE ha preso parte con una nutrita delegazione di partner internazionali), il Movimento Europeo dell’Acqua è oggi indiscutibilmente uno dei tasselli piùorganizzati, autorevoli e radicati della variegata galassia che riunisce coloro che si battono per un’altra Europa, democratica, solidale e giusta. Alla due giorni di Firenze hanno partecipato delegazioni, reti e organizzazioni da Italia, Grecia, Spagna, Portogallo, Bulgaria, Slovacchia, Belgio, Francia, Germania, Romania, Norvegia e Brasile, abituate ormai da anni a lavorare fianco a fianco, e cementate oggi da analisi e proposte largamente condivise.
Per chi, come COSPE, lavora da anni a fianco delle reti dei Paesi del Sud del mondo, gli esempi drammatici di privatizzazione della risorsa acqua e violazione dei diritti umani portati dalle reti spagnole, greche e portoghesi ricordano in maniera inquietante i prodromi dei piani di aggiustamento strutturale, i cui nefasti effetti sulle popolazioni civili sono ormai innegabili. Per le stesse ragioni ideali e politiche, COSPE è oggi fortemente impegnata nella costruzione del Movimento Europeo per l’Acqua, portando in dote la sua esperienza trentennale.
L’Assemblea è stata così l’occasione per rilanciare l’impegno dell’intero Movimento Europeo per l’Acqua a favore di un “referendum europeo” per l’acqua bene comune. Per attivare questo innovativo strumento, l’Iniziativa di Cittadinanza Europea (ICE) promossa dalla Federazione sindacale europea dei servizi pubblici (FSESP) dovrà raccogliere 1 milione di firme entro Settembre 2013. Per ora ne sono state raccolte 100.000: la strada è in salita, ma il movimento per l’acqua ci ha abituati a insperati clamorosi successi.
  Il rapporto europeo per l’acqua
http://plataformacontralaprivatizaciondelcyii.org/xDOCUMENTOS/ICE/Firenze%20EWM%20Assembly%20report.pdf