VIVERE IN TOSCANA DA RIFUGIATO – IL REPORT SULLA CONDIZIONE DEI RIFUGIATI IN ITALIA E IN EUROPA

'Io vorrei vivere in Italia perch? mi trovo molto bene con le persone' – racconta Hassan, somalo sotto protezione umanitaria a Firenze – 'Il problema sono i politici. Non possiamo vivere senza una casa, senza un lavoro, non possiamo sposarci, e non possiamo fare figli. E' molto difficile anche pensare di studiare, fare dei corsi di formazione, perch? se non hai un tetto sotto cui dormire e a volte non hai nemmeno da mangiare, perch? magari ritardi a fare la fila in questura e la mensa chiude, tutto passa in secondo piano. Anche nei centri di seconda accoglienza non si vive bene'.

Una testimonianza che emerge dal report Il paradosso di essere riconosciuto come rifugiato in Italia: vivere in una prigione a cielo aperto' realizzato da COSPE all’interno del progetto europeo Eduasyl, che sar? presentato mercoled? 12 settembre a Firenze. L’evento avr? luogo alle ore 11.00 presso la Sala Pistelli della Provincia di Firenze, in via Cavour 1.

Il report italiano, che parte dall’analisi della realt? di Firenze e provincia come focus della situazione italiana, fa parte di un pi? ampio report europeo su 5 citt? e i rispettivi paesi, effettuato da un network europeo di associazioni che hanno analizzato la situazione nelle loro rispettive citt?: Amburgo, Glasgow, Goteborg, Salonicco.

Dalle ricerche svolte emerge come non siano state create risposte specifiche per i richiedenti asilo, facendo rientrare la categoria all’interno degli immigrati, senza quindi tenere conto della differente situazione normativa che li caratterizza, del tutto particolare.

Non mancano buone pratiche a livello provinciale, ma restano circoscritte all’offerta di ospitalit? mentre quello che manca ? proprio a livello strutturale. Una risposta importante viene da parte dell’associazionismo che si ? mosso molto per dare sostegno a queste esigenze, un impegno che si ? per? scontrato col fatto che il mercato del lavoro raramente risulta ricettivo nei confronti dei richiedenti asilo.

Dalle interviste realizzate a chi opera nelle strutture emerge invece come tutti abbiano sottolineato l’esigenza di potenziare il lavoro a livello di rete, creando un network tra le varie associazioni che si occupano della tematica. E' stata inoltre sottolineata la necessit? di un monitoraggio stabile delle situazioni di vita dei rifugiati, dei richiedenti asilo, di minori non accompagnati e dei loro bisogni relativi all’educazione.

Queste e altre questioni saranno discusse a partire dai dati del report.

Presenteranno l’iniziativa il giornalista Roberto Natale, Presidente della FNSI (Federazione Nazionale della Stampa Italiana) e Louis Henri Seukwa, della Facolt? di Scienze Applicate dell’Universit? di Amburgo, capo progetto di Eduasyl oltre ad un rappresentante dei rifugiati che hanno contribuito all’analisi riportata nel report.

Maggiori info su Eduasyl: www.cospe.org